La notte è altrove – Flavio Toccafondi

La notte è altrove
sfilacciata nelle celle degli internamenti,
altrove,
luna di cera che si specchia
al passo invisibile
della maschera.

La notte è il rischio sotterraneo
della consapevolezza,
è la colpevole innocenza
della follia.

2

Diventai pazza sei anni fa
e ora no,
non so tornare al mondo.

L’ordine delle cose
sono corpo e anima che non sanno comunicare,
sono pulsazioni rapide e disordinate
senza sincrono,
non riconoscono altre fibre, sembrano
frammenti distanti di carne, sembra
non battano più passioni
niente più affetti
niente più braccia
né sangue,

capelli.

3

Non mi piace la gente.
Non mi fido di loro.

Non mi piacciono le persone che si muovono,
la gente,
ecco,
la gente dovrebbe stare ferma,
se si muovono
sono costretta a controllarli
per me
diventa difficile,
creano disordine,
creano
sottofondo sordo.

4

Smisi di uscire da casa
nel 1983.
La gente sbucava in continuazione dagli angoli.
Non la potevo controllare.

5

Suora
Stampella
Sorreggersi
Sorseggiare.

Calze nuove
Colazione
Campanello
Contare.

Luce di neon
Lenzuola bianche
Lacrimare
in
silenzio.

6

La domenica ci vengono a trovare poco prima delle undici,
la domenica possono entrare i dolci,
possono i colori dei fiori
i profumi, la domenica

7

“Quattrocentoquarantasei casi
centocinquantuno per vive emozioni dell’animo
cinquantadue per disposizione ereditaria
ventotto per onanismo
tre per virus sifilitico
dodici per abusi di piacere di Venere
dodici per abuso delle facoltà intellettuali
due per presenza di vermi nell’intestino
uno per riassorbimento della rogna
cinque per riassorbimento dell’erpete
ventinove per metastasi lattiginosa
due per insolazione…” * (1)

8

Maria seduta sdraiata
Maria camicia da notte credendosi in attesa di sfilare
Maria martoriata vene dei polsi
strette da nodi
Maria mutilata
tra gli insulti degli insensati.

9

“Le persone detenute per demenza
saranno interrogate dai giudici
secondo le forme in uso
per tre mesi a partire dal giorno
della pubblicazione del presente decreto
e in forza delle disposizioni dei giudici stessi
saranno visitate dai medici che chiariranno
la vera situazione dei malati
in modo che questi o vengano scarcerati
o curati in ospedali indicati a tale scopo.” * (2)

10

Alle camelie viste dalle grate
manca del ferro
manca
Maria vista dalle grate
in questo silenzio
che smorza ogni tensione
– oggi non ha urlato nessuno
oggi, ancora nessuno.

11

Atto di dolore
mio Dio
mi pento e mi dolgo
mio Dio
dammi il permesso di passeggiare
dammi
una vestaglia nuova
e dell’acqua
dammi fiori che nascano
quotidiani
e poi
(se puoi)
inventa, o Signore
parentesi graffe,
inventami graffi e quadri e immensi laghi bianchi
ove io possa colmare i miei sguardi
per poter respirare in pace.

* 1) Giraudy, rapporto al ministro degli interni sulla situazione del manicomio di Charenton nel 1804 * 2) art. IX del decreto sulla dichiarazione dei diritti dell’uomo – 1790

Documentario di poesia prodotto da NiedernGasse; testo Flavio Toccafondi, voce e regia Rosamaria Caputi, fotografia A. Hitchcock, musica Alban Berg, su consulenza musicale di Salvatore Pietro Anastasio

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